I CASCHI NELLA STORIA
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Per gran parte della loro storia, i caschi da motociclista hanno rappresentato tanto un modo per esprimere la propria personalità quanto per proteggersi, e i primi caschi non offrivano granché in quest'ultimo ambito.
All'epoca in cui i giocatori di football indossavano caschi in morbida pelle, le motociclette stavano appena iniziando a diffondersi nelle campagne e nelle strade cittadine americane. Le velocità erano più basse e il traffico non era intenso. Quei primi "caschi" da moto erano realizzati in pelle sottile o tessuto, e servivano principalmente a tenere fermi i capelli di chi li indossava.

Per tutti gli anni '10, nel catalogo Harley-Davidson Accessories si potevano acquistare diversi copricapi, ognuno con uno scopo specifico. Tra questi c'erano il "Heather Jumbo Knit Cap" (75 centesimi), il "Aeroplane Cap" (1,50 dollari) e un pezzo unico chiamato "Tourist Hood" (2,50 dollari), un accessorio pensato per "la guida fuoristrada e i viaggi veloci" che serviva a proteggere i capelli da polvere e sporco.
Per molti dei primi anni, per la guida nei climi freddi venivano offerti caschi morbidi foderati di pelliccia e veniva venduta una versione in pelle del casco da football, sebbene fossero usati soprattutto dai piloti.
Alcuni dei "caschi" che divennero popolari tra i motociclisti negli anni '30 e '40 erano poco più che calotte di raso elegantemente colorate e decorate, con il collaudato logo Bar & Shield sul davanti. E, naturalmente, c'era il classico berretto da motociclista che divenne sinonimo di motociclisti, il tipo indossato da Marlon Brando ne "Il Selvaggio". Cappellini di quel tipo furono disponibili per molti anni da Harley-Davidson ("Classy Caps" nel catalogo accessori del 1937), e versioni successive furono disponibili con il logo della "ruota alata", il Bar & Shield alato e molti altri emblemi.
NEGLI ANNI '50 E '60, I CASCHI COME LI CONSIDERIAMO OGGI STAVANO PRENDENDO FORMA, AFFONDANDOSI COME DISPOSITIVI DI SICUREZZA. NEL 1971, ERANO OFFERTI VARI COLORI, MA GLI STILI RIMANEVANO LIMITATI. OGGI, LA VARIETÀ PUÒ SEMBRARE QUASI ILLIMITATA.
Negli anni '50 e '60, i caschi come li intendiamo oggi stavano prendendo forma, affermandosi saldamente come dispositivi di sicurezza. Nei primi anni in cui Harley-Davidson offrì un casco rigido, due delle tre opzioni disponibili erano specificamente pensate per agenti di polizia e piloti; nei cataloghi HD, l'equipaggiamento veniva spesso definito "caschi di sicurezza".
Per i successivi 13 anni, l'espressione di sé passò in secondo piano rispetto alla sicurezza: tutti i caschi HD erano bianchi. Nel 1971, erano disponibili diversi colori, ma gli stili rimanevano limitati. Oggi, la varietà può sembrare quasi illimitata, soprattutto se si considera il ruolo che giocano il design personalizzato e lo stile personale. Ma anche in passato, colori, motivi, patch e altre personalizzazioni venivano applicati ai copricapi per distinguersi, sia per facilitare l'identificazione in pista, sia per attirare l'attenzione in mezzo alla folla, sia semplicemente per far sapere agli altri qualcosa di sé. Dai prodotti HD alle creazioni vere e proprie, i caschi e i loro primi predecessori sono una parte accattivante degli archivi Harley-Davidson.
Articolo per gentile concessione del Museo Harley-Davidson
Foto di Josh Kurpius. Foto d'archivio per gentile concessione dell'HD Museum.



































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